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Alternativa alla sigaretta: tabacco riscaldato o sigaretta elettronica?

In alternativa alla sigaretta tradizionale, si possono oggi trovare tante diverse opzioni per chi vuole migliorare il proprio stile di vita senza privarsi del tutto del piacere di un momento di relax. Le nuove sigarette elettroniche e i moderni riscaldatori di tabacco sono entrambi dispositivi elettronici il cui funzionamento si basa su un meccanismo di generazione di calore. Il calore prodotto va poi a riscaldare sostanze diverse.

Vediamo quindi come funzionano queste alternative alla sigaretta tradizionale, che cosa le accomuna e quali sono invece le loro differenze.

Alternative al tabacco bruciato: il riscaldatore di tabacco

Per essere fumata, una sigaretta tradizionale deve essere accesa tramite un processo di combustione che, innescato da una fiamma, produce il fumo che viene poi inalato. La combustione avviene a una temperatura di circa 400°C, che può arrivare anche a 800°C nel punto di incandescenza.

La particolarità del riscaldatore di tabacco (anche conosciuto come scalda tabacco) è che innesca un tipo di processo diverso dalle sigarette tradizionali, pur partendo dallo stesso materiale. Vediamo quale.

Come funziona il riscaldatore di tabacco

Come suggerito dal suo nome, il riscaldatore di tabacco è un dispositivo elettronico che riscalda il tabacco senza bruciarlo. Ha un corpo allungato che contiene l’accumulatore, la cui funzione è dare energia a un elemento riscaldante, e degli stick ricaricabili di tabacco, con cui l’elemento riscaldante viene messo in contatto. La temperatura raggiunta dal riscaldatore di tabacco va da 250 a 350°C, ed è quindi sensibilmente più bassa di quella delle sigarette tradizionali.

Una volta riscaldato dal dispositivo, il tabacco sprigiona un aerosol contenente nicotina, inalabile tramite l’apposito beccuccio del riscaldatore.

I moderni riscaldatori di tabacco - come Pulze - sono in commercio da pochi anni, ma secondo alcuni dei primi studi produrrebbero una percentuale molto ridotta di sostanze chimiche nocive rispetto alla combustione delle sigarette tradizionali. Nello specifico, le concentrazioni di black carbon e aldeidi rilevate nell’aerosol prodotto dagli scalda tabacco sono del 10-15% rispetto al fumo delle sigarette normali.

Con cosa si ricarica il riscaldatore di tabacco

I riscaldatori si ricaricano con degli appositi stick contenenti foglie di tabacco trinciate, proprio come delle sigarette tradizionali: la differenza nelle sostanze dell’aerosol, infatti, è dovuta al processo di riscaldamento del tabacco, piuttosto che alla sua combustione.

Le foglie contenute negli stick possono essere trattate in modo da ottenere sapori anche molto diversi. Si differenziano per intensità del tabacco che contengono, per robustezza e anche per aromi – si possono infatti trovare stick al mentolo e all’aroma di frutta, di tè, di liquirizia, caramello o legno.

Alternative al fumo: il vapore delle sigarette elettroniche

Tra le alternative alle sigarette tradizionali, i vaporizzatori – meglio noti come sigarette elettroniche – hanno conosciuto un vero e proprio periodo di boom, e anche oggi vengono apprezzate dai consumatori che vogliono limitare l’uso delle sigarette normali. Ecco quali componenti ha e come funziona una sigaretta elettronica.

Come funziona la sigaretta elettronica

Iniziamo col dire che esistono tanti tipi di sigaretta elettronica sul mercato, per cui ci limiteremo a illustrarne le caratteristiche fondamentali e il funzionamento di base. La e-cigarette è un dispositivo elettronico che, tramite un meccanismo di riscaldamento, atomizza una soluzione liquida e produce un “vapore” inalabile.

Questa alternativa alla sigaretta è composta da una resistenza (l’elemento scaldante), un atomizzatore, un sensore che attiva il riscaldamento del liquido, un serbatoio per contenere la soluzione liquida, una batteria e un bocchino che permette l’inalazione. Le sue numerose componenti richiedono una pulizia frequente e una puntuale manutenzione, per evitare che il dispositivo funzioni efficientemente e più a lungo possibile.

Come sono composti i liquidi delle sigarette elettroniche

Il liquido della sigaretta elettronica è composto da glicole propilenico (PG), glicerolo vegetale o glicerina vegetale (VG), un aroma e nicotina. La quantità di nicotina all’interno della soluzione atomizzabile è variabile in base al liquido, e può essere anche rimossa del tutto.

Il glicerolo vegetale è un additivo vegetale che conferisce la fumosità di un liquido, cioè la quantità di vapore generato. Il glicole propilenico, invece, è un composto chimico liquido dal sapore dolciastro che viene usato anche nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica. Essendo incolore e inodore, è un ottimo veicolante per l’aroma e la nicotina.

PG e VG sono miscelati in percentuali variabili. Più è alta la percentuale di glicerina vegetale, più il vapore risultante sarà intenso. Una percentuale maggiore di glicole propilenico, invece, determina meno vapore ma un gusto più aromatico.

Sigaretta elettronica o tabacco riscaldato?

All’interno di questa due macrogruppi di “sigarette” alternative, esistono delle variabili dovute dal funzionamento del dispositivo specifico, il tipo di ricariche disponibili, il design e la qualità del prodotto.

Nonostante la grande varietà di alternative alla sigaretta tradizionale, possiamo comunque tracciare similitudini e differenze tra sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco. Vediamo quali sono.

Le similitudini

Prima di tutto, va notato come sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco siano entrambi dispositivi progettati per essere alternative al fumo meno dannose. In una scala di sostanze nocive rilasciate, possiamo dire che in cima ci siano senz’altro le sigarette tradizionali, a metà i riscaldatori di tabacco, e in fondo le sigarette elettroniche.

Sia il riscaldatore di tabacco che la sigaretta elettronica eliminano del tutto la combustione, adoperando piuttosto un sistema di riscaldamento della sostanza principale. Entrambe possono permettere l’assunzione di nicotina, e possono quindi essere un buono step intermedio per chi vuole smettere di fumare partendo dalla riduzione le sostanze nocive inalate a causa della combustione delle sigarette.

Entrambi i dispositivi, infine, non producono né ceneri, né fumi da combustione, e risultano essere quindi un modo più “pulito” per godersi un momento di relax.

Le differenze

La prima grande differenza tra riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche è il tipo di sostanza inalata. Lo scalda tabacco va infatti utilizzato con stick contenenti vero e proprio tabacco, e offre quindi un’esperienza più vicina a quella della sigaretta tradizionale, ma senza combustione e senza ceneri.

La sigaretta elettronica, invece, fa utilizzo di una soluzione aromatizzata che nulla ha a che vedere con il tabacco, e in cui la nicotina viene aggiunta artificialmente. Questo vuol dire che sono disponibili liquidi anche totalmente privi di nicotina.

Ora che conosci le principali alternative alla sigaretta, non ti resta che scegliere quella più adatta alle tue esigenze.