Forest bathing: cos’è e dove farlo in Italia
Originario del Giappone e conosciuto come Shinrin Yoku, il forest bathing è una pratica che invita a rallentare e a immergersi nella natura, nel silenzio e nei profumi del bosco.
Negli ultimi anni ha conquistato anche l’Occidente, arrivando fino in Italia, dove sempre più persone lo scelgono come esperienza di benessere. Ma cos’è davvero e perché fa così bene al corpo e alla mente? Scopriamolo insieme, esplorando anche i luoghi migliori per praticarlo nel nostro Paese.
Cos’è il forest bathing e quali sono i benefici
Il forest bathing, letteralmente “bagno di foresta”, nasce in Giappone negli anni ’80 come risposta allo stress crescente della vita urbana.
Ma attenzione, perché non implica semplicemente fare una passeggiata in montagna o praticare sport all’aria aperta. Il forest bathing è un’esperienza immersiva e lenta, che invita ad aprire tutti i sensi per connettersi in profondità con l’ambiente naturale.
A differenza del trekking, che ha come obiettivo il movimento fisico, il forest bathing punta alla contemplazione e alla presenza, con l’obiettivo di favorire uno stato di calma interiore. I boschi, inoltre, rilasciano sostanze benefiche come i monoterpeni, molecole aromatiche emesse dagli alberi che hanno effetti positivi sul nostro sistema immunitario e sull’umore. Numerosi studi scientifici ne hanno dimostrato i vantaggi:
• Riduzione dello stress e dell’ansia;
• Potenziamento delle difese immunitarie;
• Miglioramento della concentrazione e della memoria;
• Maggior senso di benessere e vitalità.
Dove fare forest bathing in Italia
Il forest bathing è ormai una pratica riconosciuta anche in Italia e, grazie alla ricchezza dei nostri boschi, non mancano scenari suggestivi in cui vivere questa esperienza. Alcuni luoghi, in particolare, sono stati valorizzati proprio per favorire il contatto profondo con la natura.
Parco del Respiro di Fai della Paganella
In Trentino, sull’altopiano della Paganella, si trova il primo parco certificato in Italia interamente dedicato al forest bathing. Qui i sentieri sono stati progettati per favorire la contemplazione e il relax, con percorsi sensoriali immersi in boschi di abeti e faggi.
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Tra Toscana ed Emilia-Romagna, questo parco è famoso per le sue foreste antiche e la Riserva Integrale di Sasso Fratino, Patrimonio UNESCO. È uno dei luoghi più indicati per respirare i monoterpeni e ritrovare un senso di profonda connessione con la natura.
Oasi Zegna
In Piemonte, sulle montagne biellesi, l’Oasi Zegna è un’area naturalistica in cui si alternano boschi, alpeggi e panorami spettacolari, ideali per pratiche di benessere e percorsi meditativi nella natura.
Riserva Mab di Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise
Situata in Molise, questa riserva fa parte della rete UNESCO Man and the Biosphere. I suoi boschi di faggi e cerri, ricchi di biodiversità, offrono un ambiente incontaminato e silenzioso. Un luogo perfetto per sperimentare il forest bathing.
Cosa portare con sé per fare forest bathing
Per vivere al meglio l’esperienza del forest bathing non servono attrezzature particolari, ma alcuni accorgimenti possono fare la differenza. Portare abiti comodi e a strati, scarpe adatte a camminare nei boschi e una borraccia d’acqua può bastare.
Lascia a casa, invece, le distrazioni. Niente auricolari o telefoni accesi, per concederti davvero il lusso di ascoltare il bosco con tutti i sensi.
E, per tutti i tuoi momenti di relax, non dimenticare di portare il tuo Pulze con te. Leggero, compatto e dalla batteria di lunga durata, ti farà compagnia nella ricerca del benessere.