Tipi di sigarette: dalle tradizionali alle riscaldate
Tipi di sigarette: dalle tradizionali alle riscaldate
La storia del fumo inizia nel 5000 a.C., millennio a cui risalgono le prime testimonianze di esseri umani intenti in questa attività nel contesto di rituali sciamanici e religiosi nelle Ande peruviane ed ecuadoriane. L’arrivo dei coloni europei nel Cinquecento segnò un netto incremento nel consumo, nella coltivazione e nella vendita di tabacco, e fumare divenne un’attività conosciuta e praticata in tutti i continenti.
Fu nel Diciannovesimo secolo che nacquero le prime sigarette simili a quelle a cui siamo oggi abituati. Un secolo più tardi, nel Novecento, il fumo come attività ricreativa conobbe la sua massima diffusione, insieme alla produzione e alla vendita dei prodotti ad esso legati. Dalle tradizionali sigarette a combustione agli ultimi ritrovati del mondo del tabacco riscaldato, le opzioni a disposizione dei consumatori sono oggi tante e diverse.
Possiamo individuare, tra tutti i tipi di sigarette in Italia, tre principali macrocategorie di prodotti per fumatori. Dalle sigarette tradizionali alle più recenti e-cigarettes e ai riscaldatori di tabacco, vediamo tutti i tipi di sigarette disponibili sul mercato.
Sigarette a combustione
Tra tutti i tipi di sigaretta quelle tradizionali sono le più conosciute. Queste si consumano tramite la semplice combustione del tabacco, a cui possono essere aggiunte altre sostanze. Ci sono vari tipi di sigarette a combustione.
Sigarette industriali
Le sigarette industriali vengono solitamente vendute in pacchetti da 20 e sono i prodotti che può comunemente associamo al fumo. Sono composte da tabacco pressato avvolto in una cartina e con un filtro. Queste sigarette hanno una dimensione standard e tendono a consumarsi rapidamente, perché continuano a bruciare anche mentre non vengono fumate.
Fino a pochi anni fa era possibile acquistare anche sigarette aromatizzate al mentolo, la cui commercializzazione è stata però vietata con una direttiva europea del 2014, recepita in Italia con un decreto legislativo del gennaio 2016.
Sigarette con tabacco sfuso
Tra le tradizionali sigarette a combustione, vanno incluse anche le sigarette fatte con il tabacco sfuso. Tabacco trinciato, filtri e cartine vengono comprati separatamente, e la sigaretta viene rollata a mano o con l’aiuto di piccole macchinette portatili e facilmente utilizzabili. Il fumatore può decidere la quantità di tabacco da utilizzare nella composizione della propria sigaretta.
Sigarette elettroniche
Tra i tipi di sigarette di più recente invenzione, vanno inserite sicuramente le sigarette elettroniche. Di che cosa si tratta?
Le sigarette elettroniche, anche conosciute come e-cigarettes, sono dispositivi elettronici che usano un meccanismo di riscaldamento per atomizzare una soluzione liquida, producendo così un vapore inalabile. Sono composte da vari elementi che richiedono pulizia, tra cui un serbatoio atto a contenere il liquido da atomizzare.
I liquidi per le sigarette elettroniche
I liquidi delle sigarette elettroniche sono composti da glicole propilenico (PG), glicerolo vegetale (VG), un aroma e, spesso ma non sempre, da nicotina.
Il glicerolo vegetale è l’additivo vegetale che determina quanto vapore il liquido genererà, una caratteristica che viene normalmente indicata con il termine “fumosità”. Il glicole propilenico è invece un composto chimico caratterizzato da un sapore dolciastro, inodore e incolore, che fa da veicolante per l’aroma e la nicotina.
Le percentuali di glicerolo vegetale e di glicole propilenico in un liquido ne determinano, una volta vaporizzato, il livello di fumosità e la sua intensità aromatica.
Tipi di sigarette elettroniche
Esistono diversi tipi di sigaretta elettronica, che variano in dimensioni, potenza e composizione, e si adattano quindi a persone con esigenze diverse.
Le simil-sigarette hanno dimensioni ridotte e una forma cilindrica, proprio come le sigarette tradizionali.
I tipi di sigarette elettroniche pod mod sono ugualmente di piccole dimensioni e contengono il loro liquido in un serbatoio interno rimovibile di plastica.
Le sigarette elettroniche a penna, invece, sono degli starter kit in cui il dispositivo è lungo e cilindrico, proprio come una penna spessa. Hanno di solito un serbatoio di vetro e una bobina di atomizzazione rimovibile.
Le box mod, infine, sono probabilmente i dispositivi di vaporizzazione più potenti sul mercato. Hanno la forma di piccole scatole e contengono normalmente lo spazio per batterie più capienti, arrivando a una potenza fino a 200W.
Riscaldatori di tabacco
Comparsi per la prima volta verso la fine degli anni Ottanta, i riscaldatori di tabacco - proprio come Pulze - sono adesso oggetti elettronici sempre più popolari tra chi sta cercando una valida alternativa alla sigaretta tradizionale. Questi dispositivi permettono di riscaldare il tabacco senza fargli raggiungere il punto di combustione. Significa che, piuttosto che bruciare il tabacco, lo portano a una temperatura tale da sprigionarne gli aromi in un aerosol inalabile.
Come funziona un riscaldatore di tabacco
Per meglio capire il funzionamento di un riscaldatore di tabacco, è necessario spiegare che cosa lo differenzia dalle sigarette tradizionali, ossia la temperatura raggiunta.
Una sigaretta accesa può raggiungere facilmente i 900°C nel suo punto di combustione. In un riscaldatore di tabacco, invece, le temperature sono di gran lunga inferiori. Il tabacco viene infatti compresso in uno stick preconfezionato, che viene inserito all’interno del dispositivo ed entra a contatto con un elemento riscaldante, solitamente una barra in ceramica. La temperatura raggiunta dal tabacco si aggira attorno ai 250-350°C, sufficienti per sprigionarne gli aromi.
Alcuni studi hanno dimostrato che, tramite questo meccanismo di riscaldamento, è possibile ridurre significativamente la quantità di HPCP (sostanze chimiche nocive e potenzialmente nocive) rispetto al fumo rilasciato dalle sigarette a combustione tradizionali.
Chi usa i riscaldatori di tabacco
Tra i più recenti ritrovati nel campo delle alternative al fumo di sigaretta, i riscaldatori di tabacco sono dispositivi sempre più popolari. A differenziarli dalle e-cigarettes è, più di ogni altra cosa, il tipo di esperienza che offrono.
I vari tipi di sigarette elettroniche, infatti, offrono un ampio spettro di possibilità di liquidi atomizzabili, mentre i riscaldatori di tabacco usano miscele di autentico tabacco. Ad essere attirati da questi nuovi prodotti sono soprattutto i consumatori che vogliono allontanarsi dall’uso delle sigarette industriali, migliorare il proprio stile di vita e, allo stesso tempo, non abbandonare un’esperienza il più vicino possibile all’originale, con un impatto inferiore sulla salute.
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